L'intervento legislativo ha generato non poca confusione non solo nell'ambito sportivo ma anche in quello medico, tant'è che la Federazione Italiana medici di famiglia, con una lettera del 20 agosto (v. allegato), ha sollecitato un chiarimento presso il Ministro della Salute.
La risposta è giunta pochi giorni fa: in una sua nota il Ministero conferma non solo l’abolizione dei certificati per le attività ludico motorie-amatoriali ma anche dei conseguenti accertamenti diagnostici che la normativa abrogata richiedeva.
Si sottolinea che rimane comunque l'obbligo della certificazione per l’attività sportiva non agonistica riferita alle attività sportive parascolastiche e a quelle appartenenti a Federazioni nazionali sportive che fanno capo al Coni.
Rimane invece demandata alla discrezionalità professionale del medico certificatore l'esecuzione di ulteriori accertamenti ed esami clinici, quali, ad esempio, l'elettrocardiogramma.
Per approfondire l'argomento si v. anche l'articolo di Giuliano Sinibaldi, Le novità (e i dubbi) dell'estate 2013, in questo stesso numero.