Il nuovo codice, che non trova applicazione ai procedimenti e per le violazioni antidoping, istituisce un nuovo organismo, il Collegio di Garanzia dello Sport, e manda in pensione l’Alta Corte di Giustizia e il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport (TNAS) che continuano ad operare per le sole procedure e le controversie ancora in corso.
Il nuovo sistema organizzativo e procedurale garantirà tempi più veloci e procedure uniformi oltre a tempi certi: novanta giorni per il primo grado di giudizio, sessanta giorni per il secondo grado.
Due sono i gradi di Giustizia previsti uguali per tutte le federazioni (alcune federazioni infatti avevano tre gradi di giudizio) con la possibilità di ricorrere all’istituto del patteggiamento, all’uso della tecnologia per lo scambio e l’acquisizione dei documenti necessari al procedimento e all’utilizzazione della videoconferenza nelle udienze.
E’ obbligatoria l’assistenza di un avvocato nei processi sia per i tesserati che per i soggetti affiliati (società e associazioni) ed è previsto il gratuito patrocinio. Novità sul versante delle spese processuali: in caso di lite temeraria o pretesa palesemente infondata, viene introdotta la condanna al pagamento delle spese processuali, con il chiaro intento deflativo di ridurre il contenzioso e alleggerire il carico di lavoro processuale.
Il neo Collegio di Garanzia dello sport rappresenterà nell’ordinamento sportivo il terzo grado di giudizio, operando come la Cassazione nell’ordinamento generale ovvero non celebrando un nuovo processo come accadeva per il TNAS ma verificando le violazioni di norme di diritto o per omessa o insufficiente motivazione.