In questi giorni molti Utenti ci stanno chiedendo l'aggiornamento all'iva al 21% del modello del foglio di calcolo relativo al registro Iva delle associazioni sportive dilettantistiche, già messo a disposizione dei nostri lettori qualche anno fa. La Direzione di Fiscosport, tuttavia, consiglia l'utilizzo dei registri IVA cartacei.
In questi giorni molti Utenti ci stanno chiedendo l’aggiornamento all’iva al 21% del modello del foglio di calcolo relativo al registro Iva delle associazioni sportive dilettantistiche, già messo a disposizione dei nostri lettori qualche anno fa.
Con il rammarico di non esaudire alla richiesta, la Direzione di Fiscosport ha tuttavia deciso di non riproporre più tale modello: la scelta nasce dal timore che – ancorchè il foglio di calcolo utilizzato dall’associazione o dalla società sia sostanzialmente conforme a quanto richiesto dal d.m. 12/02/1997 – in sede di eventuale verifica gli accertatori possano eccepire la differenza “formale” dello stesso con il modello legale.
In considerazione del fatto che i conteggi da effettuare non sono complicati, e che nel clima attuale ogni contestazione da parte dei verificatori, anche di carattere meramente formale, può avere conseguenze disastrose, riteniamo che tenere il registro IVA in forma elettronica significhi correre un inutile rischio e consigliamo quindi di utilizzare i registri IVA cartacei specifici per le associazioni sportive, facilmente reperibili nelle cartolerie specializzate.
Ricordiamo che in caso di emissione di fatture, in esse sono già esposti imponibile e IVA, mentre nel caso di corrispettivi riscossi per l’importo comprensivo di IVA, per il c.d. “scorporo” della relativa imposta si deve dividere tale importo (che è IVA compresa) per 1,21, ottenendo così l’imponibile, e per differenza potrà essere determinata l’IVA.
Un banale esempio di calcolo potrà forse essere utile:
– corrispettivi riscossi per attività commerciale, IVA compresa, € 100,00
– “scorporo” dell’imponibile: 100 : 1,21 = € 82,64
– IVA relativa: 100 – 82,64 = € 17,36 (che infatti è il 21% di 82,64)
– IVA da versare (escluse sponsorizzazioni e cessioni di diritti radiotelevisivi, che hanno percentuali diverse): 17,36 X 50% = € 8,68
Ricordiamo che in caso di emissione di fatture, in esse sono già esposti imponibile e IVA, mentre nel caso di corrispettivi riscossi per l’importo comprensivo di IVA, per il c.d. “scorporo” della relativa imposta si deve dividere tale importo (che è IVA compresa) per 1,21, ottenendo così l’imponibile, e per differenza potrà essere determinata l’IVA.
Un banale esempio di calcolo potrà forse essere utile:
– corrispettivi riscossi per attività commerciale, IVA compresa, € 100,00
– “scorporo” dell’imponibile: 100 : 1,21 = € 82,64
– IVA relativa: 100 – 82,64 = € 17,36 (che infatti è il 21% di 82,64)
– IVA da versare (escluse sponsorizzazioni e cessioni di diritti radiotelevisivi, che hanno percentuali diverse): 17,36 X 50% = € 8,68