1. dati anagrafici e stato attività
2. struttura organizzativa
I dati inseriti nel questionario devono fare riferimento alla situazione al 31/12/2011, salvo per i quesiti in cui sia espressamente previsto “alla data di compilazione del questionario”, ovvero ottobre/dicembre 2012.
1. Dati anagrafici e Stato Attività
La sezione “DATI ANAGRAFICI E STATO ATTIVITA’” si compone di quesiti necessari alla verifica dei dati anagrafici e alla verifica dello stato di attività, inattività o cessazione dell’istituzione sia alla data di compilazione, sia al 31/12/2011.
1. Verificare che i dati riportati in alto a destra nella prima pagina del questionario corrispondano alla sede unica o centrale dell’istituzione non profit, indicando negli appositi spazi eventuali variazioni e/o integrazioni:
La definizione di “sede unica o centrale”, dovrebbe corrispondere alla “sede legale”, ovvero la sede che è stata indicata nel modello per l’attribuzione del codice fiscale e la partita iva e che viene indicata nelle dichiarazioni fiscali.
NOTA BENE: la sede centrale è definita come il luogo in cui hanno concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione dell’istituzione non profit e dove operano i suoi organi istituzionali, amministrativi o di rappresentanza.
I successivi campi devono pertanto essere compilati esclusivamente ove vi siano divergenze rispetto ai dati riportati nella prima pagina del questionario in alto a destra.
– Denominazione
– Acronimo (sigla)
– Indirizzo
– Comune
– CAP
– Provincia
In caso di compilazione dei campi per difformità tra i dati indicati nella prima pagina del questionario e i dati effettivi, è opportuno verificare se i dati risultanti dall’atto costitutivo e da eventuali successive delibere di modifica della sede legale siano corrispondenti a quanto risultante presso l’Anagrafe Unica dell’Amministrazione Finanziaria (oltre, A.F.).
1.1 Verificare il codice fiscale dell’istituzione non profit riportato nella prima pagina (in basso a destra): se errato o mancante, indicare nell’apposito spazio il codice fiscale corretto.
Il campo del “codice fiscale” deve pertanto essere compilato esclusivamente ove lo stesso sia diverso rispetto ai dati riportati nella prima pagina del questionario in basso a destra.
– Codice fiscale
2. Al momento della compilazione del questionario, l’istituzione non profit è:
1. Attiva
2. Inattiva
3 Cessata dal _____
La domanda è necessaria per verificare la situazione dell’ente “alla data di compilazione” (ottobre/dicembre 2012) : “attiva”, se l’ente non è cessato ed è operativo; “inattiva”, ove l’istituzione non sia cessata, ma non sia operativa; “cessata” in caso di avvenuta cessazione, mediante apposita comunicazione all’A.F.
Nel caso di inattività, si consiglia di verificare se l’istituzione debba essere cessata, seguendo le disposizioni previste dallo statuto e la successiva comunicazione all’A.F.; oppure se trattasi di un periodo di inattività presumibilmente breve.
3. L’istituzione non profit ha svolto attività nel corso del 2011?
1. Sì, con continuità e regolarità tutto l’anno
2. Sì, con continuità e regolarità in alcuni mesi dell’anno (indica il numero di mesi)
3. Sì, in modo saltuario o occasionale
4. No, per inizio dell’attività nel corso del 2012 (vai al quesito 4) – NOTA BENE: le istituzioni non profit che abbiano intrapreso l’attività nel 2012 continuano la compilazione del questionario, rispondendo solo ai quesiti 4, 5, 6, 8, 26, 27 e 28, per quanto attiene all’anno 2012.
5. No, per inattività o cessazione dall’inizio dell’anno (vai alla Sezione 7 a pag. 16 e termina la compilazione)
La domanda prende a riferimento al situazione dell’anno 2011.
In caso di compilazione delle risposte 4 o 5, occorrerà passare alla compilazione dei quesiti e sezioni appositamente indicati.
3.1 ll 31/12/2011 l’istituzione non profit era:
1. Attiva: è considerata tale se, alla data di riferimento, svolge attività e impiega risorse umane e/o economiche
2. Inattiva: tale è se, alla data di riferimento, ha sospeso temporaneamente la propria attività
3. Cessata: se ha terminato definitivamente l’attività, non impiegando più né risorse umane né risorse economiche (in questo caso si va alla Sezione 7 a pag. 16 e si termina la compilazione)
Il quesito prende a riferimento al situazione al 31/12/2011.
In caso di cessazione, occorre verificare l’avvenuta trasmissione all’A.F. dell’apposita comunicazione e in caso negativo è necessario provvedere.
2. Struttura organizzativa
La sezione “STRUTTURA ORGANIZZATIVA’” riporta, nei quesiti dal nr. 5 al nr. 10, importanti domande relative alle modalità di svolgimento dell’attività e inerenti all’effettività del rapporto associativo.
Le risposte dovranno tenere conto:
– delle clausole statutarie, specificatamente in riferimento al disposto dell’art. 90 della L.289/2002 e degli art. 148, comma 8; del d.p.r. n. 917/1986 e art. 4, comma 4; del d.p.r. n. 633/1972; trattasi dei requisiti statutari qualificanti per ottenere il riconoscimento sportivo dal Coni (art. 90 l. 289/2002) e delle disposizioni dettate ai fini fiscali per poter fruire della decommercializzazione dei corrispettivi specifici (art. 148 d.p.r. n. 917/1986 e art. 4 d.p.r. n. 633/1972);
– delle effettive modalità operative dell’associazione;
– della correttezza della tenuta del libro degli associati e del rispetto delle modalità statutarie previste per l’ammissione e l’uscita
Si evidenzia di prestare la massima attenzione alla compilazione dei quesiti in oggetto.
4. Indicare la forma giuridica riportata nell’atto costitutivo o nello statuto: (è possibile una sola risposta)
NOTA BENE: non costituisce altra forma giuridica lo status o la qualifica acquisiti in virtù di leggi speciali come, ad esempio, lo status di Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), Organizzazione di volontariato, Associazione di promozione sociale, Organizzazione non governativa (ONG), Associazione sportiva dilettantistica, Ente morale, eccetera
1. Associazione riconosciuta (Un’associazione riconosciuta è tale se iscritta nel Registro delle persone giuridiche come soggetto giuridico distinto dagli associati (ai sensi del D.P.R. 361/2000). Si precisa che non costituisce riconoscimento l’iscrizione o registrazione in albi o altri registri tenuti da Regioni e Province Autonome, Province, Ministeri o altre Amministrazioni pubbliche)
2. Associazione non riconosciuta
3. Comitato
4. Cooperativa sociale (vai al quesito 4.1)
5. Ente ecclesiastico (Per ente ecclesiastico si intende sia l’ente civilmente riconosciuto ex legge 222/1985 sia l’ente religioso di confessione diversa da quella cattolica, con cui lo Stato ha stipulato patti e/o intese)
6. Fondazione
7. Società di mutuo soccorso
8. Altro (specificare)
Per le associazioni sportive dilettantistiche, la forma giuridica sarà di “associazione”, riconosciuta, oppure non riconosciuta. Generalmente gli enti sportivi sono costituiti sotto forma di “associazione non riconosciuta”: è però necessario verificare se sia stato eventualmente eseguito l’iter per l’ottenimento del riconoscimento giuridico.
Si evidenzia che per le società sportive dilettantistiche va selezionata l’opzione “8. Altro” e nel menu a tendina del questionario on line la prima opzione è, appunto, “Società sportiva dilettantistica”..
4.1 Se cooperativa sociale, indicare la tipologia: (è possibile una sola risposta)
1. Tipo A
2. Tipo B
3. Oggetto misto (A+B)
4. Consorzio di cooperative sociali
Il presente quesito è destinato esclusivamente alle cooperative sociali.
Si ricorda che la forma della cooperativa è una delle forme di società di capitali (srl e cooperative) consentite per l’esercizio dell’attività sportiva dilettantistica dalla L. 289/2002.
4.2 In quale anno l’istituzione non profit ha assunto la forma giuridica indicata?
Anno
Nel quesito deve essere indicato l’anno di costituzione (associazione non riconosciuta), oppure l’anno in cui è avvenuto il riconoscimento (associazione riconosciuta).
Dal successivo quesito, occorre che la compilazione avvenga consultando lo statuto.
5. Lo statuto o il regolamento dell’istituzione non profit prevede il divieto di distribuzione degli utili o l’assenza di fini di lucro?
1. Sì (vai al quesito 6)
2. No
Lo statuto dovrebbe prevedere entrambe le clausole: assenza del fine di lucro e divieto di distribuzione degli utili.
5.1 Negli ultimi tre anni l’istituzione non profit ha distribuito utili?
1.Sì
2.No
Il quesito è destinato esclusivamente ha chi ha risposto “no” al quesito precedente.
6. In caso di scioglimento o liquidazione, lo statuto o il regolamento dell’istituzione non profit prevede il divieto di devoluzione del patrimonio a soci, associati, fondatori o amministratori?
NOTA BENE: rispondere sì anche se lo statuto prevede la possibilità di devolvere il patrimonio ad altra istituzione non profit o ad istituzione pubblica
1. Sì
2. No
Lo statuto dovrebbe prevedere l’obbligo di devoluzione del patrimonio a enti aventi finalità analoghe (fini sportivi).
Attenzione: generalmente, gli statuti prevedono la clausola dell’ “obbligo” di devoluzione e non quella del “divieto” di devoluzione del patrimonio a favore dei soggetti indicati nel quesito. La risposta, pertanto, ove presente la clausola, dovrà essere “SI”.
7. L’istituzione non profit ha soci/associati con diritto di voto?
1. Sì
2. No (vai al quesito 8)
Lo statuto deve prevedere la democraticità della struttura e la sovranità dell’assemblea degli associati.
La risposta dovrebbe pertanto essere “SI”.
7.1 Indicare il numero di soci/associati con diritto di voto, al 31/12/2011, distinguendo tra persone fisiche ed enti:
1. Persone fisiche (Maschi; Femmine; Totale)
2. Enti (Istituzioni/imprese pubbliche; Imprese private; Istituzioni non profit; Totale)
Innanzitutto, si evidenzia che in presenza delle clausole statutarie sopra citate, tutti gli associati dovranno avere diritto di voto, pena la non democraticità dell’associazione, salvo il caso dei soci minorenni eventualmente senza diritto di voto, che non andranno indicati.
E’ pertanto necessario che il numero di associati con diritto di voto al 31/12/2011 corrisponda al numero degli associati iscritti al libro degli associati, esclusi gli eventuali minori di età privi del diritto di voto.
Si ribadisce altresì la necessità di verificare la corretta tenuta del suddetto libro.
7.2 Indicare il numero di assemblee di soci/associati effettuate nel 2011
In generale, l’assemblea dovrebbe essere tenuta almeno una volta all’anno, in occasione dell’approvazione del rendiconto (bilancio). Altra assemblea (che potrebbe anche coincidere con la precedente) è quella tenuta per il rinnovo del consiglio direttivo.
Si ricorda, che l’assemblea deve essere convocata in base alle disposizioni statutarie e che per dare evidenza della presenza in assemblea dei partecipanti, è opportuno fare sottoscrivere il foglio presenze.
E’ altresì necessario, per completezza della documentazione, che il verbale assembleare sia stampato nel libro verbali e sottoscritto da presidente e segretario.
7.3 Indicare la percentuale di partecipanti (escluse le deleghe) sul totale degli aventi diritto, all’ultima assemblea per l’elezione del Presidente o dell’organo direttivo
L’organo direttivo è il soggetto istituzionale che sovraintende alle attività e alla gestione dell’istituzione non profit
Questa domanda, potrebbe essere insidiosa: rispetto al numero di associati inseriti nella risposta 7.1, è necessario – affinchè sia salvaguardato il principio della democraticità – dare diritto di partecipazione e voto a tutti gli associati, pubblicizzando adeguatamente la convocazione; ciò al fine di favorire la più ampia partecipazione all’assemblea di rinnovo degli organi.
7.4 I servizi offerti dall’istituzione non profit sono destinati: (è possibile una sola risposta)
1. Solo ai soci/associati
2. Sia ai soci/associati sia ad altri
3. Solo ad altri
E’ necessario che il compilatore ponga estrema attenzione al presente quesito.
La generalità delle associazioni sportive destina i propri servizi sia ai soli associati, sia agli associati e ad altri soggetti: in riferimento a questi ultimi, l’associazione potrà decommercializzare i corrispettivi specifici ove siano tesserati; altrimenti tali proventi saranno considerati commerciali.
Occorre fare attenzione ove la risposta sia “solo ad altri”, per verificare se esista effettivamente attività istituzionale.
8. L’istituzione non profit ha un organo direttivo?
1.Sì
2.No (vai al quesito 9)
Il consiglio direttivo deve essere uno degli organi statutariamente previsti, insieme all’assemblea.
La risposta dovrebbe pertanto essere “SI”
8.1 Indicare il numero di componenti dell’organo direttivo, in carica al 31/12/2011, nominati e/o espressi da:
1. Assemblea dei soci/associati (se esistente)
2. Organo direttivo precedente o Statuto
3. Persone fisiche
4. Istituzioni non profit
5. Imprese private
6. Istituzioni/imprese pubbliche
7. Totale
Al fine della salvaguardia del principio di democraticità, è necessario che i componenti il consiglio direttivo siano nominati dall’assemblea degli associati.
Il numero dei componenti il consiglio direttivo deve essere coerente con quanto previsto dallo statuto.
9. Qual è l’ambito territoriale nel quale l’istituzione non profit opera prevalentemente? (è possibile una sola risposta)
1. Comunale
2. Provinciale
3. Regionale
4. Nazionale
5. Europeo
6. Extraeuropeo
10. L’istituzione non profit aderisce a una o più delle seguenti forme aggregative? (indicare Sì/No)
1. Associazioni nazionali di secondo livello (federazioni, confederazioni, leghe, unioni)
2. Associazioni internazionali di secondo livello (network europei, reti internazionali)
3. Consorzi
4. Coordinamenti tematici (coalizioni e alleanze su temi specifici)
5. Altro………………………………………………………. (specificare)
Le associazioni sportive, al fine dell’ottenimento del riconoscimento sportivo dal Coni, devono necessariamente essere affiliate ad una associazione nazionale di secondo livello (Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva).
11. Nel corso del 2011 l’istituzione non profit ha stipulato patti o intese per perseguire scopi comuni con: (indicare Sì/No)
1. Istituzioni/imprese pubbliche
2. Istituzioni non profit
3. Imprese private
12. Nel corso del 2011 l’istituzione non profit ha operato in base a contratti/convenzioni con istituzioni pubbliche?
NOTA BENE: considerare sia i contratti stipulati nel 2011 sia quelli stipulati in anni precedenti e ancora in vigore nel 2011
1. Sì
2. No (vai al quesito 13)
Le associazioni che hanno in gestione impiantistica sportiva di proprietà degli enti locali, dovranno indicare “SI”; altrettanto le associazioni che svolgono attività in convenzione presso le palestra scolastiche.
12.1 Indicare il numero di contratti/convenzioni in vigore nel 2011, secondo il tipo di istituzione:
1. Unione Europea
2. Ministero
3. Regione/Provincia
4. Comune singolo e/o associato
5. Azienda sanitaria locale, ospedaliera o di servizi alla persona
6. Scuola e/o università pubblica
7. Altro……………………………………………….. (specificare)
Le associazioni che hanno in gestione impiantistica sportiva di proprietà degli enti locali, dovranno compilare in questa sezione il numero di contratti e convezioni in essere nel 2011.
Ricordiamo che nel precedente articolo in
Newsletter Fiscosport n. 16/2012 è stata pubblicata la prima parte delle FAQ, e sono inoltre disponibili per il download il Modulo del Questionario e la Guida per la compilazione. La Terza parte della Guida di Fiscosport sarà pubblicata nel n. 18/2012 del 1 novembre 2012.* Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Siena